Recensione album "Diari aperti" di Elisa

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di Buttari Lia

È uscito il 26 ottobre il nuovo album di inediti di Elisa intitolato "Diari aperti", ed è il primo album che la cantante di Monfalcone firma per la sua nuova casa discografica Universal, dopo la separazione dalla Sugar, che l'aveva scoperta negli anni 90.


"Diari aperti" contiene 11 canzoni in cui la cantante ha unito il suo passato e il suo presente, dove si racconta per la persona che è, senza sovrastrutture e senza filtri, essendo più esplicita, essendo più diretta e onesta senza utilizzare metafore e giri di parole raccontando la sua vita, il suo intimo.

"Non ho mai smesso di scrivere. È il mio modo per tenermi in mente quello che voglio dare e dire. Mi piace ripercorrere anche quello che sono stata ed è anche per questo che il titolo del nuovo album è "Diari aperti". Si tratta di un viaggio introspettivoin cui le melodie sono nate dopo i testi. Il tono è quello più intimo di protezione e libertà, le caratteristiche di un dialoghi interiore. Mi è piaciuta l'idea d'immaginare il mio pubblico come un interlocutore".

L'album doveva uscire in concomitanza con i festeggiamenti per i vent'anni di carriera ed era stato pensato come un disco celebrativo concentente del materiale che Elisa non aveva mai fatto sentire prima, ma i tre concerti all'Arena di Verona l'hanno portata a posticipare l'uscita, cambiando direzione.

In "Diari aperti" Elisa ricerca nei suoi ricordi gli eventi e le sensazioni da trasformare in musica, e troviamo un Elisa quindicenne nel brano "Come fosse adesso", la mamma Elisa che in "Promettimi", brano molto profondo e pieno di emotività, racconta al figlio di come abbia imparato a dire "ti voglio bene" grazie a lui, regalandoci vari aspetti di Elisa, che ci arrivano dritti al cuore.

Ascoltando i brani emerge la voglia di Elisa di mettersi in discussione, di liberarsi dalle barriere, come racconta in "Tutta un'altra storia", riconoscendo di non avere più quell'urgenza espressiva che aveva a vent'anni, cosa che ha portato la cantante ad accettare il confronto con giovani autori come Federica Abbate ("Vivere tutte le vite"), Davide Petrella ("Tua per sempre") e Calcutta ("Se piovesse il tuo nome").

"Subito dopo aver compiuto quarant'anni mi sentivo persa, ma anche fedele ai miei valori. Queste nuove canzoni raccontano il mio stato d'animo dell'ultimo anno e mezzo".

In questo progetto Elisa fa un passo indietro rispetto all'energia e alla grinta presente in "On", precedente disco uscito nel 2016 che ha spiazzato i fan della cantante. "Diari Aperti" è un disco molto intimista e riflessivo, che unisce brani acustici a brani più ritmati, in cui i brani spesso sono cantati sottovoce, quasi un sussurato carico di fragilità, come in "Con te mi sentivo così", sostenuti da delle sonorità morbide dare dal pianoforte e dalla chitarra. Ci sono anche dei pezzi che si allontano dal mood principale del disco come "L'estate già fuori", un probabile singolo estivo, un reggae con sonorità elettroniche.

"Diari aperti" è un album ben fatto e curato in ogni dettaglio, un album raffinato in cui Elisa traccia un primo bilancio e in cui trasmette la volontà di aprirsi alle novità senza però smettere di riflettere su ciò che è stato fatto e quanto ancora c'è da fare.