Recensione album "Cosmotronic" di Cosmo

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di Buttari Lia

Si intitola "Cosmotronic" il nuovo album di Cosmo, prodotto dalla 42 Records/Belivie. Un doppio album che gioca sulle due anime artistiche del deejay e producer di Ivrea, la canzone d'autore e la musica da club, fusi finalmente in uno stile originale e unico.


Questo nuovo album prosegue e amplifica il percorso iniziato con il singolo "L'ultima festa" certificato dalla Fimi disco d'oro, brano che nel 2016 lo ha reso uno dei nomi più caldi della nuova musica italiana

"Cosmotronic" è stato accompagnato da un doppio videoclip, una sorta di short movie intitolato "Turbo/Attraversando lo specchio", realizzato da Jacopo Farina. Nella prima parte del video si avvicendano delle immagini in cui Cosmo viene circondato da soldati, preti e donne velate e cerca di sfuggire da loro, come se si trovasse in un mondo post-apocalittico. Nella seconda invece, Cosmo sale a bordo di una potente macchina sportiva e si ritrova finalmente nella sua realtà del club e della festa.


"Tutto si sviluppa a partire da quel campionamento. Il resto viene da sé, spontaneamente, come un sasso che rimbalza e rotola giù da un pendio. Questo pezzo contiene diversi elementi, una serie di idee deliranti: il ritmo, il testo, la risata, la realtà e la fuga dalla realtà, l'esotico e il meccanico, la merda e il ballo. Questa canzone è un frullatore con un motore turbo. E in qualche modo ci siamo dentro tutti"

In questo doppio album emerge la volontà di Cosmo nel non voler separare le sue due anime, ma gioca nel esagerare i due estremi. Qui la scrittura dei testi è ricercata, più raffinata e maggiormente curata, mentre la musica è ancora più esplosiva e caotica.

Il brano che apre il disco è "Bentornato" che rappresenta una perfetta dichiarazione di intenti dove lo stile rimane lo stesso, ma è molto più riconoscibile, dove ci si trova immersi in atmosfere che si trovano sospese tra il festaiolo e il riflessivo, toni leggeri mescolati ad altri surreali.

Nel secondo disco emerge l'intensione di Cosmo di svelare che c'è un lato che prevale sull'altro che strizza l'occhi alla forma-canzone. Non è un caso che il secondo disco si delinea come una sorta di suite dove le canzone si susseguono senza soluzione di continuità e talvolta sfociano nella psichedelica, come a ricordare a se stesso e agli altri quali sono le sue radici e la sua dimensione.

In "Cosmotronic" Cosmo trova il modo di far convivere le sue due anime, dimostrando di poter restare in mezzo, alimentandole entrambe.