Recensione album "L'ottimista" di Andrea Gioè

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di Buttari Lia

Si intitola "L'ottimista" il settimo disco di inediti del cantautore palermitano Andrea Gioè, pubblicato il 14 settembre su etichetta Piras International s.r.l, prodotto da Marco Bianchetti, per A.G. prodution. "L'ottimista" racchiude in sé tutte le tappe fatte da Gioè durante il suo cammino musicale, partendo dai suoi primi passi fino a giungere alla maturità e alla consapevolezza del presente.

Il disco è un progetto pop-rock che riporta all'ascoltatore un cantautore più maturo, deciso e consapevole delle sue scelte vocali. È un viaggio tra le composizioni di Gioè dal 2002 ad oggi, tra nuove canzoni e brani riarrangiati per l'occasione.

All'ascolto "L'ottimista" arriva dritto ed elegante con arrangiamenti puliti e di forti impatto, che fanno da sostegno a dei testi che racchiudono una storia e un messaggio. Il pezzo che dà il nome all'album, "L'ottimista", nella semplicità delle sue frasi, racconta la giusta visione dell'uomo per poter vivere al meglio la propria vita nonostante i possibili imprevisti e dolori.

Andrea mette elementi della sua vita in tre brani. "Tu seras le midi" è un dipinto musicale dei cinque anni di vita francese del cantautore palermitano, mediante la scoperta dei luoghi che hanno forgiato questa sua parentesi tra i Pinerei, il tutto accompagnato da un arrangiamento importante che apre verso il ritornello.

"Andrea (...sto rinascendo)" può essere considerata un'autobiografia in musica di Gioè, che con coraggio rinasce e con ottimismo ricomincia da zero dopo anni di amarezza. È il brano più importante e rappresentativo, tanto da riproporlo come singolo nel suo nuovo album. Mentre in "Je suis une star" Gioè racconta di quando ha lasciato la sua terra per trovare se stesso in Francia, diventando così la "star" del suo avvenire.

Non manca l'amore che viene espresso in "Balla amore", pezzo con sfumature rock, in cui emerge l'unicità della propria donna che, nonostante la sua sensualità e la sua bellezza, dichiara eterna fedeltà al suo amato ballando solo per lui, e in "Un regard, une image", un viaggio alla riscoperta di un nuovo amore mediante un gioco di sguardi, un brano che ricorda lo stile del cantante francese Johnny Hallyday.

Gioè fa uno scanzonato invito a spaccare il tempo e prendersi il tempo di godersi il bello della vita senza troppa premura di bruciare le tappe nel brano "Premura", che assomiglia ad una filastrocca e un "poropopeppo" che rimane in testa.

Inoltre, Gioè non si lascia sfuggire l'occasione di dare agli ascoltatori un momento di riflessione nel brano "Yara e Sara", dedicato alla morte di Yara Gambirasio e Sara Scazzi, con l'intento di continuare a denunciare i mostri che abusano di bambine innocenti.

"L'ottimista" rappresenta le varie sfaccettature del carattere e dell'indole musicale di Andrea Gioè, che riesce ad unire la semplicità della chitarra con testi che arrivano diretti e senza giri di parole.