Recensione album "Far" di Kaput Blue

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di Buttari Lia

È uscito il 27 aprile l'ep d'esordio di Kaput Blue, nome d'arte di Antonio Caputo, intitolato "Far" prodotto dall'etichetta Angapp Music. "Far" è un progetto R&B in cui le influenze neo soul, future groove e la trap si uniscono simbioticamente per un risultato che a perfezione si inserisce nell'attualità contemporanea musicale, risultando moderno, originale e con un qualcosa da dire a chi ascolta i brani.


L'idea di questo progetto discografico nasce dalla collazione con Uponcue, con cui Kaput Blue ha trovato subito una sintonia immediata, utilizzando per questo ep elementi musicali comuni a brani attuali distocendoli in modo da renderli autentici.

"Erano tanti i brani che avevo scritto ma che, purtroppo, avevo abbandonato nel cassetto sperando che un giorno, venissero considerati in maniera seria da qualcuno che avesse le mie stesse vedute. Non mi andava di sprecare alcuni concetti che mi sembravano validi in produzioni caserecce pronte a schernire l'atmosfera che i brani avevano creato in me, ma è stata inaspettata e carica di genuinità la chiamata che i Uponcue mi hanno fatto, proponendomi di vederci e di giocare un po' con il materiale a nostra disposizione dopo avermi seguito per un bel po' nella scena locale".

Sin dal primo ascolto dell'ep emerge la grande voglia di sperimentare con suoni e generi musicali, unendo stravolgendo sonorità diverse, ma che danno vita ad arrangiamenti originali e intriganti. "Il modo in cui ho sempre concepito la musica, da come si può evincere dai contenuti dei brani, è sempre stato legato al concetto di sperimentazione, fatto di tanto credo nelle collaborazioni vere e senza limiti sonori; se fatto per bene, tutto sfocia nella genuina professionalità e ricchezza di contenuti. Non mi ispiro quasi mai a brani già esistenti per evitare di cadere in dinamiche musicali già troppo conosciute e ignorabili dai nuovi ascoltatori, ma cerco invece di creare un leggero stato di "ascoltabilità pop" dei miei brani da parte di tutte le generazioni".

Quattro brani molto diversi tra loro, sia come suoni e sia come testi. In "Far", che dà il nome all'ep, il tema centrale dei brano è il portare "lontano" qualcuno, portarlo lontano da ogni tipo di gabbia e di preconcetti, lontano da ogni cosa non adatta alla sopravvivenza, con il diritto di vivere la propria vita a modo proprio.

"Booty call" è stato il primo singolo, un pezzo molto estivo. La tematica affrontata è fortemente attuale e racconta di relazioni filtrate. Il protagonista è un ragazzo additato come prototipo da una sola sera con le donne, in capace di creare stabilità e serietà in una relazione, e crede di essere veramente così fino a quando non si innamora davvero. Comprende così il funzionamento del muro che blocca l'approfondimento e la scoperta del vero amore oggi: l'uso dei mezzi tecnologici.

"No judgment" è stato il primissimo brano scritto per questo lavoro e racconta di una persona intenta a capire le dinamiche del suo "funzionamento". Scopre di reprimere il suo vero essere all'interno e lascia il contesto decidere per lei, per poi rendersi conto, quando incontra persone diverse da lei, che è la più comprensiva e quella che "vede sempre la luce che permette di vivere", e che vede sempre il lato positivo senza soffermarsi ad un ignorante giudizio. Il pezzo si trasforma in un vero e proprio inno scritto per combattere le differenze sociali fino a trovare il suo vero essere ed il suo autentico equilibrio che permette di vivere davvero.

A chiudere la tracklist troviamo "You say", brano pop scritto e inserito per ultimo. È una ballad triste che affronta il blocco della "friend zone", e descrive in modo esatto il passaggio tra la fase di legame profondo a quello di primo stacco. Il protagonista maledice la canzone stessa, non avrebbe mai dovuto star li a scriverla e doveva prevedere in anticipa la situazione. È una sorta di preghiera che il protagonista rivolge all'amata chiedendo di uno indurlo a tentare ancora qualcosa in particolare tra loro, ma l'altra parte, non curante, continua i giochi e lo lascia in una situazione di malessere.

Kaput Blue ha presentato con "Far" il suo miglior biglietto da visita, mettendo in mostra il suo talento nel trasformare racconti e situazioni reali in brani accompagnati da arrangiamenti potenti e originali.